Un anno stranissimo, quello che è trascorso. Strana la situazione internazionale, in cui una forza economica come quella dei paesi islamici produttori di petrolio cerca di imporsi, in maniera ambigua ma determinata, reclamando un suo spazio di potere. Chiedono spazi anche due paesi islamici emergenti, come l’Iran e la Turchia, ma anche la nuova Russia di Putin, giocando su uno scacchiere sempre più complicato, ricco di alleanze e divisioni, in cui tutti fingono di essere amici di qualcuno, mentre in realtà ognuno è nemico di tutti.
Strana anche la mia condizione personale, con la mia vita divisa in due case e priva di vie di fuga.
Sul web i miei amici, lentamente ma inesorabilmente, diradano le proprie presenze. In tanti chiudono i loro blog; qualcuno resiste ancora su Facebook, trasformato in luogo di promozione. In tanti cercano di proporsi come narratori o poeti, critici o giornalisti, ma con scarso o limitato successo. La mia condizione non è diversa.
Dopo aver perso troppo tempo dietro un’illusione di pubblicazione di un libro complesso, da parte di una casa editrice carica di problemi, ho iniziato a produrre i primi e-book, partendo da quei prodotti minori che mi pareva potessero essere più vicini ai gusti del pubblico. Non posso ancora valutare i risultati, ma credo di dover ancora crescere quanto a capacità di promozione. In particolare, non riesco a convincere i miei lettori a dare una valutazione ai testi, né a recensirli. Inoltre non mi piace sollecitare interviste e simili. Tutto questo si converte in scarsa visibilità.
Per il prossimo anno dovrò decidermi a produrre qualcuno dei miei testi di maggior interesse. Dovrò però ancora lavorarci molto. Mi piacerebbe anche proporre alcune mie traduzioni o riedizioni di autori noti (ma è un progetto ancora tutto da definire).
Auguro anche a tutti gli amici di riuscire, nell’anno che sta per arrivare, a realizzare i propri progetti.
G.M.
Se i tuoi libri non hanno successo, è certo che è colpa della scarsa promozione, perché come capacità narrativa hai ben poco da invidiare anch ai più grandi. D’altronde anche io sarei un disastro in questo: mai stato capace a “vendermi”, né sul lavoro né altrove 🙂 Se non altro posso dire che tutto ciò che mi è arrivato non è stata opera della “promozione”, mettiamola così 😛
Tanti auguri di buon 2016, caro Guido 🙂 Anzi… per un 2016 di successo, d’altronde con le schiappe che si trovano sul web, tu il successo lo meriteresti davvero!
http://www.wolfghost.com
Ti ringrazio molto, wolf, per il tuo apprezzamento. Certo il lavoro di uno che voglia diventare scrittore è oggi irto di ostacoli. Bisogna diventare popolari, prima ancora di scrivere bene, e sinceramente mi fa un po’ ridere l’idea di dovermi trasformare in cheerleader, anche perché non ho più l’età 😀 Inoltre, ho cominciato a scrivere narrativa quando ormai l’editoria tradizionale stava entrando in una crisi profonda, da cui ancora non sa emergere. Gli editori medio-grandi pubblicano solo autori “sicuri” e bestseller stranieri. I piccoli, anche se hanno accettato un tuo libro, chiudono i battenti per motivi economici prima di riuscire a pubblicarlo. Certo, l’autore sa a questo punto che il suo libro è stato rivisto e giudicato pubblicabile, ma dovrà cominciare a fare da solo, affrontando un mestiere, quello dell’editore, che non è il suo. Questa è anche la mia situazione.
L’esperienza di pubblicazione in e-book non è andata male. Il primo, gratuito, è rimasto in alta classifica per vario tempo, il secondo, elaborato proprio per capire i meccanismi di creazione del prodotto, sta cominciando solo ora (mi pare) a risalire le classifiche, o forse dipende dal fatto che ormai gli acquisti dei bestseller natalizi sono già terminati e quindi anche i libri normali trovano il giusto spazio.
Ora dovrò decidere cosa fare per il prossimo anno, se continuare a scrivere o diventare una cheerleader 😀
Tu una cheerleader? No… ti ho immaginato in maglietta e gonnellina… per carità!! 😀
Auguri! Spero riescano i tuoi progetti!
Ciao
.marta
Grazie, ma come ho scritto a wolf non so ancora bene cosa fare. Pensi che starei bene con una parrucca bionda da cheerleader?
😂
Troverai la giusta strada!….senza
Guido, non demordere mai! A volte non è solo questione di meriti, ma di quanto uno si impegna affinché i meriti vengano riconosciuti. E comunque son due cose diverse, specie nel nostro paese, il divario è abissale. Nel senso che ciò che sai fare e ciò che ti viene riconosciuto di saper fare spesso non coincide, per nulla. Io credo che i veri eroi sono quelli che nonostante tutto continuano a fare ciò che gli piace, per il fatto che gli piace farlo e a prescindere dai riconoscimenti. Retorica a parte, la soddisfazione nasce dal farlo e non da quanto gli altri apprezzino. Tu continua a scrivere e a fare quello che ti piace fare, e il nuovo anno sarà un bell’anno. Un ABBRACCIO SINCERO E MILLE AUGURI VERI.
Se mi conosci un po’, sai che non mi arrendo senza lottare. Però non posso pretendere, non essendo più un giovanotto, per di più poco adatto alla vita da palestrati, non avendo mai fatto attività politica né procurato voti, non avendo mai frequentato le galere, patrie o di altri paesi, non avendo avuto cariche istituzionali prestigiose, non atteggiandomi a guru religioso o ideologico, non amando la polemica per farne spettacolo, di crearmi un’immagine riconoscibile e vincente, cosa che pare sia fondamentale per non scomparire nei gorghi della produzione artistica indifferenziata. Mi inventerò qualcosa, perché per me la comunicazione è fondamentale, in coerenza con la mia formazione, e quindi è importante che riesca a tenere un rapporto con un mio pubblico. Purtroppo non ho ancora trovato un’icona credibile. Ci vorrebbe un pubblicitario per crearla, e io, d’altra parte, non amo nascondermi sotto una maschera, nemmeno sotto una maschera bianca 😉
Continuerò a rielaborare i miei libri più consistenti, per creare un prodotto pubblicabile, e poi vedrò che farne. Ricambio i mille auguri e ne aggiungo almeno altri mille 🙂
Roberto Albini fa il pubblicitario e mi pare tarato bene. Anche se non lo conosco personalmente, credo possa darti perlomeno qualche consiglio, ammesso che tu ne abbia davvero bisogno…non so… Un abbraccio.
Ti ringrazio per la segnalazione. Albini aveva un blog che seguivo e mi piaceva, ma è diventato privato e non è mia abitudine seguire blog ad accesso limitato. Il fatto che abbia pubblicato con una piccola e sconosciuta casa editrice non depone molto bene. Chi ha veramente il vento in poppa pubblica con un grosso gruppo editoriale. Oggi anche persone abili e quotate hanno difficoltà, figuriamoci gli sconosciuti o quasi. Certo curare la propria immagine pubblica è essenziale, ma basta un passo falso e si viene odiati cordialmente a vita.
Auguri! Altro non so dirti. È stato un anno strano anche per me. un anbraccio
E’ la vita che è strana, germogliare. Io ancora non ho capito bene cosa sia e dispero di capirlo in tempi brevi. Se rinasco mi metto a studiare fisica, ammesso che ci si capisca qualcosa. Ma vedo che anche nel mondo scientifico, tra un calcolo e l’altro, alla fine si procede per intuizioni.
E’ vero, Guido. Dovremmo augurarci un 2016 di pace vera, ma ‘na pace senza morte, come diceva Eduardo.
Per il resto, ti auguro la piena realizzazione dei tuoi progetti più belli!
Eh, finché la guerra sarà conveniente per qualcuno, mi sa che la pace ce la scordiamo. Speriamo bene!