Caipiranha

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Non so perché, ma qualche volta capita di fare cose inspiegabili, di generare qualcosa d’imprevisto e di dar vita a processi che non si è più in grado di controllare.

Sarà che in mezzo a una serie di fenomeni ben definiti, in cui a una causa determinata succede un effetto sicuramente prevedibile, è sempre possibile che si presenti una variazione statisticamente trascurabile e che proprio questa variazione scateni eventi assolutamente ingiustificabili.
Cosa c’è di più sicuro della preparazione di un cocktail? Spesso l’operazione non è facile, è vero, come tutti i miei colleghi sanno molto bene. A volte gli ingredienti hanno qualche imperfezione: ad esempio la frutta non ha sempre il sapore che dovrebbe avere, la base alcolica non è sempre uguale e affidabile, però in genere il risultato è sempre un miscuglio colorato dal gusto riconoscibile, assolutamente privo di proprietà stravaganti e straordinarie.Eppure qualche volta si può presentare una minima variazione, oppure le componenti non sono perfettamente shakerate o, ancora, la temperatura non è perfetta e le molecole non si fondono in maniera ottimale. In questi casi, in natura, può accadere di tutto, dalla più banale mescolanza all’evento innovativo, rivoluzionario, il vero e proprio miracolo.

Devo proprio raccontarvi quello che mi è successo ieri, durante un tranquillo happy hour, nel bar in cui esercito, da un paio d’anni, l’onorevole professione di barista.

Il racconto completo era stato pubblicato in e-book, a cura di LOPcom Editore, col titolo Il bacio della maschera bianca e altre storie inquietanti, ma non è più disponibile, in attesa di una pubblicazione in volume.

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2 risposte a Caipiranha

  1. lillopercaso ha detto:

    Di’ la verità: assaggi tutti i cocktail che prepari, e alla fine del turno scrivi… 😀

    Cocktail è una parola che non mi piace, così ne ho cercato l’origine:
    “…L’etimologia del termine cocktail non è chiara, esistono tuttavia diverse ipotesi sulla sua origine.
    1- Potrebbe derivare dai termini inglesi cock (gallo) e tail (coda), forse dovuto al fatto che verso il 1400 nelle campagne inglesi si beveva una bevanda ispirata ai colori della coda del gallo da combattimento.
    2- Oppure potrebbe derivare dal termine francese coquetier, uncontenitore francese per uova che veniva usato a New Orleans per servire liquori durante il XIX secolo.
    3- Oppure ancora potrebbe essere una distorsione dal latino (aqua) decocta, cioè acqua distillata.
    4- Esiste anche la possibilità che derivi dalla leggenda che narra di una nave di ricchi inglesi che approdando in Sud America, festeggiavano bevendo liquori europei e succhi tropicali mescolati con una colorata piuma di gallo.”

    Così, tanto per condividere un’informazione inutile

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